Route

Bike
Author: bmezzanotte
Passo dello Stelvio, da Bormio
1,600 m
drop
44.175 km
distance
1,192 m
start altitude
2,764 m
max altitude
Track
Profile
Descrizione

Una delle grandi classiche delle Alpi, non richiede grandi presentazioni. Il versante Bormio è un po' meno duro di quello di Trafoi, ma è comunque una salita impegnativa. 22 chilometri per quasi 1600 metri di dislivello. 

La traccia parte a fianco del cimitero di Bormio, proprio alla fine della ciclabile (Sentiero Valtellina). Buon punto di partenza, con comodo parchegigo gratuito (salvo Agosto). Da qui si parte in piano per tornare al ponte che supera il torrente Frodolfo. Attraversato il ponte, si prosegue dritti fino ad imboccare la strada principale, che inizia subito a salire aggirando il centro del Paese.  Fino ai Bagni Vecchi (5km) la strada sale regolare, alta sulla gola del Braulio. Poco dopo, si incontrano le prime due coppie di tornanti, superati i quali si imbocca un lungo traverso costellato di gallerie. Sono tutte ben illumitate; attenzione solo alla più stretta, a senso unico alternato regolato da semaforo. Assolutamente da rispettare anche in bicicletta: è strettissima!

Finite le gallerie, inizia la serie di 14 tornanti (dal km 12,5 al 16,5) che supera un ripido gradino. Subito, si incontra la rampa più ripida di tutta la salita (max 14%); poi, i tornanti permettono di prendere quota agevolmente.  Prima della fine della sequenza, si inontra un ristoro (Bar National Park) dove è possibile far rifornimento d'acqua. Ripartiti, dopo l'ultimo tornante bisogna superare un altro tratto impegnativo (2 chilometri con pendenza media attorno all'8%) che termina alla Bocca del Braulio. Inizia qui un tratto di un paio di chilometri poco pendenti, ottimi per riprendere fiato (se non soffia vento da NE). In corrispondenza della terza Cantoniera si trova ancora acqua (fontana). Davanti si vede tutto l'ultimo tratto della salita, forse il più impegnativo. Sono 4 chilometri abbondanti che, pur senza pendenze estreme, non mollano mai. Si inizia al 6% per salire rapidamente di nuovo fino all'8,5%. Raggiunto Passo Umbrail, si lascia a sinistra la frontiera Svizzera e si affrontano gli ultimi tornanti, con la meta ben visibile da tempo che sembra non avvicinarsi mai. Se la salita è di grande soddisazione, la discesa lo è anche di più; a tratti scorrevole e velocissima, a tratti tecnica e guidata. Molto, molto divertente.

Qualche nota ancora: tutta la salita è esposta al sole, l'unica ombra si trova all'interno delle gallerie. E' bene non dimenticarsi di fare rifornimento d'acqua ogni volta che si presenta l'occasione, per non richiare di trovarsi disidratati e cotti dal sole. Al tempo stesso, in alto può fare decisamente freddo, anche in piena estate. Il tempo può cambiare rapidamente; meglio avere con se abbigliamento termico. Io, avevo con me il piccolo piumino che ho sempre nello zaino quando faccio scialpinismo; mi ha fatto piacere, in discesa, pur essendo il 18 di Luglio (giornata nuvolosa).

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