Stagione strana questa. Per la seconda volta mi trovo a raggiungere la stessa vetta a distanza di pochi giorni. Qualche tempo fa, il Moncucco; oggi la Cima di Mezzeno dopo averla raggiunta mercoledì scorso. In entrambi i casi, comunque, stessa salita ma discesa completamente diversa.

Oggi, abbiamo seguito un percorso ad anello, scendendo nel vallone sotto le costiera del Monte delle Galline.

Discesa spettacolare, tutt’altro che banale. Mentre da sotto sembra tutto evidente, dall’altro non è facile individuare i diversi passaggi fra le rocce. 

Giornata inizialmente nuvolosa e piuttosto calda: 5 gradi alla partenza, alle 8:15

Con il passare del tempo, il cielo si è aperto, fino a quasi completamente sereno. Contemporaneamente, è entrato il vento da Nord, come previsto. Fino al colle, ben ridossati sotto le pendici del Pietra Quadra, solo raffiche non troppo fastidiose. Dal colle alla cima, e soprattutto in vetta: non ricordo un vento così forte in tutta la mia vita alpinistica. Fortunatamente, anche la discesa, dopo le prime decine di metri, è rimasta ben protetta.

Neve lisciata e indurita dal vento in alto. Poi, nel vallone di discesa condizioni molto belle, grazie alla decina di centimetri caduti nella notte (ancora stamattina, fra Dalmine e Zogno pioveva).

Non perfetta, perché non uniforme, ma comunque ben sciabile e di grande soddisfazione.