Route

Ski mountaineering
Author: bmezzanotte
Dosso Bello, Alto Lario
1,130 m
drop
12.290 km
distance
981 m
start altitude
1,979 m
max altitude
Track
Profile
Descrizione

Gita sciisticamente molto divertente. Non facile trovarla in condizioni ideali, vista la bassa quota e l'esposizione in pieno sud.

Meglio affrontarla solo con neve sicura, anche se avendo eesperienza e prestando molta attenzione alla scelta del percorso, la si può percorrere anche con neve non proprio stabilizzata. 

 

Accesso: Da Gravedona, salire a Dosso del Liro. Superato il paese proseguire lungo l'unica strada. Al terzo tornante (bivio per Ciosino) proseguire dritti lungo la strada ora con fondo in cemento, molto stratta. Dopo circa un chilometro e mezzo, svoltare per Prennaro (la tracci segnata su CNS come mulattiera è in realtà una stradina con fondo in parte cementato e in perte sterrato. Al termine, un piccolo percheggio permette la sosta a 7/8 auto.

 

Percorso: Da parcheggio, salire in pochi minuti per mulattiera alla frazione Pennaro (q.1012). Qui, svoltare in direzione Ovest/Nord-Ovest e raggiungere rapidamente le baite di Sotaiolo (q.1119). Continuare a salire lungo il costolone, ora più ripido, fino a poco sotto il dosso La Motta (q.1360). Se le condizioni della neve lo consentono non salire in cima al dosso, ma tagliare sul suo vesante Est seguendo la traccia del sentiero esitvo. A monte del dosso, dopo una piccola sella, si arriva alle baite di Piaghedo. Ora la salita prosegue in direzione Nord, sempre seguendo il filo di cresta. Raggiunger q.1454 (Monte Piaghedo), e poi q.1689, su terreno decisamente ripido. Qui si perde un po' di quota fino ad un'ampia sella. Poi si riprende a salire, sempre su terreno molto ripido e seguando il filo del costolone fino a raggiungere q.1979 (Dosso Bello su CNS).

Con condizioni sicure, si può salire (ultimo tratto molto ripido e non più "protetto" dalla conformazione a costolone) fino alla quota 2205.

 

Discesa: per lo stesso itinerario. Solo in caso di neve assolutamente sicura, si può variare, allontanandosi dal filo di cresta scendendo ripidi pendii molto belli.  In particolare, si può evitare di risalire, ripellando, alla q.1689, scendendo per una cinquantina di metri sul versante Ovest in una sorta di ampio canale, per poi traversare in direzione Sud, fino a tornare sul filo del costolone. Prima di affrontare questa variante, occorre valutare con estrema attenzione le condizioni di stabilità della neve. Per questo motivo, la traccia scaricabile qui non prevede questa variante.

Superata Piaghedo, si può traversare come in salita, oppure risalire fino in cima al dosso La Motta (50 metri di dislivello) per poi scendere per intero il costolone iniziale, molto divertente. Poco prima di Sortaiolo, si può deviare a destra per scendere il pendio che porta alle baite di Rossino, raggiungendo la strada circa 200 metri a valle del parcheggio

 

Nota: la traccia scaricabile qui si ferma a q.2979. Le condizioni incontrate sconsigliavano di affrontare l'ultimo ripido pendio che porta alla meta "naturale" a q.2205. Anche se pure quest'ultima non è altro che un'anticima del Monte Duria, non raggiungibile sci ai piedi.

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