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Passo dello Spluga
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4h 47m 31s
1,868 m
61.400 km
326 m
2,117 m
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Giornata ideale. Cielo sereno, 18° alla partenza, 18/20 al passo, 27° al rientro. Vento quasi assente. Impiagato un po' più tempo del previsto (ca 15/20 minuti); d'altra parte quest'anno non ho mai affrontato salite continue così lunghe. Un po' di crampi mi hanno fattu sudare gli ultimi chilometri sopra Montespluga.
L'asfalto è in perfette condizioni su tutto il percorso.
Dopo il primo tratto che alterna tratti in falsopiano ad altri un po' più ripidi, le pendenze si fanno più regolari fino a Campodolcino. Sempre comunque ben pedalabili. Superata la piana di Campodolcino inizia il tratto più impegnativo: 8 chilometri costantemente fra l'8 ed il 9%, con qualche rampa più ripida. Pochi i tratti dove poter recuperare. Quando si incontra il bivio per Madesimo si è circa a metà di questa sezione. Dopo l'ultimo parafrane, poco oltre la Cantoniera di Teggiate, le pendenze mollano, fino alla diga. Qui comincia un tratto di circa 3 chilometri completamente pianeggiante che percorre tutto il lago fino all'abitato di Montespluga. Dal paese, mancano solo 200 metri di dislivello, da superare in poco più di 3 chilometri. La rampa più dura è la prima lasciando il paese, fino al primo tornante. Poi, le pendenze si fanno più dolci. Si arriva così al passo quasi agevolmente, aiutati dai 10 tornanti, se non fosse per i 30 chilometri nelle gambe.
E' una gran bella salita, ed anche una bella discesa. L'asfalto perfetto permette di godersi i tratti filanti come le sequenze di tornanti strettissimi, dove anche in bicicletta occorre fare molta attenzione agli incroci con i veicoli che provengono dalla direzione opposta. Fortunatamente, a parte il primo pezzo lasciata Chiavenna, il traffico è molto contenuto; soprattutto nel tratto più impegnativo, sopra Campodolcino, grazie alla strada nuova, preferita dalle auto perchè più larga e meno tortuosa; ed obbligatoria per Bus e mezzi pesanti.